Terra singolare e pittoresca è quella della Valle dell’Arno a partire dal punto in cui, nei pressi di Arezzo, il fiume inverte il suo corso dirigendolo a nord.
Emersa in età preistorica per il naturale fluire delle acque di un lago che invadeva il bacino ancora alla fine dell’era terziaria, è tutta una sequenza di dolci declivi tormentati da innumerevoli costoni erosi a picco dalle acque piovane.

Qui tutto è colore, le macchie brune dei pini al sommo dei calanchi, le querce tenebrose acquattate al fondo delle forre delle pareti di crete giallastre aperte come ferite irrimarginabili, l’argento eterno degli uliveti ed il verde delle vigne che s’imporpora ogni anno al tramonto della buona stagione.

Per tutta la valle, a distanza di un’ora di cammino uno dall’altro, svettano i campanili dei villaggi e le torri di antichi borghi, pievi e castelli, taluni dei quali han nomi che sanno di etrusco, come Loro Ciuffenna, Gropina e Cennina.

Per la sua opulenza il Valdarno fu oggetto e teatro di sanguinose contese tra le due città che, sul finire del medioevo, aspiravano al predominio in Toscana: la guelfa Firenze e la ghibellina Arezzo.
Alla fine del secolo XIII, per contrastare la pressione militare che erano costretti a subire da parte dei bellicosi vescovi aretini che disponevano in Valdarno di poderosi e munitissimi castelli come Cennina, Castiglione degli Ubertini e Laterina, i Fiorentini vi costruirono tre “terre murate”, cioè tre villaggi fortificati: San Giovanni, Terranuova e Castelfranco.
Dopo la morte del vescovo Guido Tarlati, avvenuta nel 1327, la Repubblica Aretina subì un declino lento ma inesorabile, finché nel 1384 cessò di esistere ed il suo territorio fu annesso alla Repubblica Fiorentina. Cessate così le contese, i confini giurisdizionali del dipartimento aretino vennero fissati in Valdarno secondo una linea che includeva anche le tre città murate costruite dai Fiorentini un secolo prima. Tre strade da Arezzo conducono al Valdarno percorrendolo in tutta la lunghezza e raggiungendo Firenze: l’Autostrada del Sole, la SR 69 che segue l’andamento dell’Arno, e la strada dei SettePonti, tracciata già in epoca etrusca, che si snoda sulle pendici del Pratomagno dominando la valle dalla presumibile linea di battigia del lago scomparso.

Pur conservando una tradizione agricola rivolta alla produzione dei vini ed oli d’oliva di gran pregio, il Valdarno è da considerarsi una delle aree di maggiore e più antica industrializzazione dell’aretino. Il processo di sviluppo industriale, concentrato in zone ben delimitate, ha lasciato intatto il fascino paesistico ed il patrimonio artistico del territorio valdarnese.

Pian di Scò

In questo piccolissimo borgo ci sono tutte le tracce di un passato militare che lo videro, nel medioevo, avamposto aretino nel Valdarno Superiore. Il centro storico è raccolto intorno alla sua pieve romanica, con semplice facciata e arricchita, all’interno, con capitelli figurati e un affresco di Paolo Schiavo raffigurante una Madonna col Bambino. A pochi chilometri dall’abitato, in località Poggio alla Regina, sono ancora presenti resti dell’imponente castello costruito dai Conti Guidi a guardia della valle. La prima domenica di ottobre, un appuntamento da non perdere, è la Fiera Nazionale degli uccelli da richiamo.

Km da: Arezzo 49, Firenze 30

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo in treno FS stazione di San Giovanni Valdarno, poi collegamento autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Incisa poi proseguimento per Pian di Scò

Castelfranco di Sopra

Sull’antica strada dei Setteponti, ai piedi del Pratomagno, si trova il borgo di Castelfranco di Sopra. Una delle terre nuove fiorentine racchiusa quasi completamente da mura turrite. Tutt’intorno un paesaggio di oliveti, vigneti e colline che accompagnano il visitatore in questa particolare atmosfera. Poco fuori il comune, immersa nel verde, si incontra la Badia di San Salvatore a Soffena, risalente all’XI secolo. Accurati restauri hanno messo in luce pregiati affreschi di Bicci di Lorenzo e Giovanni di Ser Giovanni detto “lo Scheggia”, fratello di Masaccio. Manifestazione particolare è quella che si svolge la terza domenica di maggio, Festa della grandine, le cui origini risalgono al 1700.

Km da: Arezzo 45, Firenze 43, Siena 68

Popolazione: 2657

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo con autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Arezzo e SP 1 Setteponti; da Firenze Autostrada A1 uscita Valdarno

Curiosità: Lo scenario di fiaba che si presenta agli occhi del visitatore nella campagna circostante l’abitato di Castelfranco è quello delle Balze, paesaggio che affascinò lo stesso Leonardo da Vinci, che lo dipinse nello sfondo delle sue opere.

Mercato settimanale: Venerdì mattina

Loro Ciuffenna

Il paese conserva intatta la sua architettura medioevale della quale rimangono testimonianza il ponte e un vecchio mulino, attrazione del piccolo borgo. Le sale del Municipio ospitano il Museo Venturino Venturi, con opere dell’artista nato in questo luogo. Il museo presenta una raccolta di sculture in bronzo, in legno ed oggetti in ceramica. A pochi chilometri dal centro storico si incontra la suggestiva Pieve di San Pietro a Gròpina. La lettura dei suoi capitelli è simile ad un grande viaggio in un labirinto di segni e di simboli, che si svelano al visitatore attraverso una profonda meditazione. Da non perdere una visita al piccolo nucleo del Borro, fino a qualche anno fa residenza del Duca Amedeo d’Aosta.

Km da: Arezzo 30, Siena 50, Firenze 54

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo con autobus

Come arrivare: Da sud Autostrada A1 uscita Arezzo poi SP 1 Setteponti; da nord Autostrada A1 uscita Valdarno poi SP 8

Curiosità: Interessante è una visita al minuscolo borgo dell’Anciolina, m. 933, con i resti della rocca; da lì si può proseguire per la Croce del Pratomagno (m. 1592).

Mercato settimanale: Lunedì mattina

San Giovanni Valdarno

La città di San Giovanni Valdarno è uno dei maggiori centri del Valdarno sviluppatosi lungo la strada di grande comunicazione Arezzo-Firenze. Quì, il 21 dicembre 1401 nacque Masaccio, l’artista innovatore della pittura rinascimentale. In Corso Italia è possibile visitare, in occasione di esposizioni, la sua casa natale. Cuore del centro storico è piazza Masaccio con il Palazzo Pretorio progettato, secondo il Vasari, da Arnolfo di Cambio. Le fanno da contorno notevoli edifici: la quattrocentesca Basilica di Santa Maria delle Grazie ed il Museo che conserva una ricca collezione pittorica e una bellissima Annunciazione del Beato Angelico; la Chiesa di San Lorenzo del XIV secolo con pareti adorne di affreschi del ‘400 del pittore Giovanni di Ser Giovanni detto lo “Scheggia”, fratello minore di Masaccio. In piazza Cavour è situata la Pieve di San Giovanni Battista risalente alla prima metà del XIV secolo. Un appuntamento culturale di forte rilevanza è la rassegna cinematografica Valdarno Cinema Fedic che si svolge ogni anno nel mese di aprile.

Km da: Arezzo 37, Firenze 40

Popolazione: 17732

Collegamento mezzi pubblici: In treno FS stazione di San Giovanni Valdarno

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Valdarno

Mercato settimanale: Sabato mattina

Terranuova Bracciolini

L’ultima “terra murata” costruita da Firenze, conserva ancora le antiche mura e le torri della sua fondazione. Originariamente chiamata Castel Santa Maria, deve il cambiamento toponomastico al grande umanista del XV secolo Poggio Bracciolini, che qui nacque nel 1380. Affreschi del ‘300 e ‘400 sono conservati nella Chiesa di San Biagio ai Mori. Terranuova fu anche il luogo di nascita di Fra’ Diamante, di Feo, che qui vide la luce intorno al 1430, collaboratore di Filippo Lippi. Di grande fascino è il panorama delle Balze che si scorge salendo fin sopra il piccolo borgo di Persignano. Come da tradizione anche Terranuova, ogni seconda domenica del mese (ad eccezione di agosto) ha il suo appuntamento con la Fiera dell’Antiquariato che si svolge nelle piazze del centro storico.

Km da: Arezzo 34, Firenze 47, Siena 51

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo con autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Valdarno

Curiosità: Un prodoto tipico locale è il fagiolo zolfino, piccolo, tondo, di colore giallo pallido, con buccia molto fine e di facile cottura.

Mercato settimanale: Venerdì mattina

Cavriglia

Il borgo è situato ai piedi del crinale montuoso che divide il Valdarno dai monti del Chianti. Il centro storico si raccoglie intorno alla sua Pieve dedicata a San Giovanni. Annesso alla chiesa vi è un piccolo Museo che ospita dipinti, sculture in terracotta invetriata e oreficeria sacra. Cavriglia è stata nella prima metà del ‘900 importante centro minerario per l’estrazione della lignite. Ed è proprio a questo minerale che è stato dedicato un museo, istituito recentemente, per documentarne tutta la storia che ha significato, per quasi un secolo, fonte di sostentamento per la gente del luogo.

Km da: Arezzo 40, Siena 41, Firenze 58

Collegamento mezzi pubblici: Treno FS stazione Montevarchi o San Giovanni Valdarno poi collegamento autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Valdarno, poi SR 69 fino a San Giovanni Valdarno

Curiosità: Il piccolo borgo di Castelnuovo dei Sabbioni, a qualche chilometro da Cavriglia, è stato il set del film Ivo il Tardivo del regista Alessandro Benvenuti

Mercato settimanale: Martedì pomeriggio

Montevarchi

Uno dei maggiori centri commerciali della vallata. Il centro storico conserva ancora un assetto urbanistico medioevale raccolto intorno alla sua piazza centrale, piazza Varchi. Le fanno da contorno il Palazzo Pretorio con stemmi di podestà posti sulla facciata, la Collegiata di San Lorenzo risalente al XIII secolo ma rifatta qualche secolo dopo su progetto di Massimiliano Soldani Benzi. Nell’ex sagrestia, sede del Museo di Arte Sacra, il tempietto robbiano attribuito ad Andrea della Robbia e la Consegna della Reliquia del Sacro Latte da parte del Conte Guerra, rappresentano una delle più alte testimonianze dell’arte e della maestria di invetriare la terracotta da parte della celebre famiglia fiorentina. Nella caratteristica Via dei Musei, ogni quarta domenica del mese, (eccetto luglio e agosto) si svolge il Mercato dell’ Antiquariato.

Km da: Arezzo 31, Firenze 49, Siena 50

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo in treno FS stazione Montevarchi

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Valdarno; da Siena SS 408

Curiosità: Splendido esempio di Liberty è Villa Masini, scelta da Roberto Benigni per alcune scene del suo film “La vita è bella”

Mercato settimanale: Giovedì mattina

Castiglion Fibocchi

Seguendo il corso a destra dell’Arno in direzione nord, lungo la via dei Setteponti, si incontra Castiglion Fibocchi, caratteristico borgo situato alle pendici del Pratomagno. Dall’XI secolo fu feudo dei Conti Guidi, poi passò, come gran parte del territorio aretino, sotto il dominio di Firenze. Di particolare interesse è la vicina Chiesa di San Pietro a Pezzano che conserva un affresco rappresentante un’Annunciazione attribuito al pittore gotico aretino Andrea di Nerio (XIV sec.). Una manifestazione particolare è il Carnevale dei Figli di Bocco che si svolge nel centro storico del paese, con maschere e costumi di raffinata eleganza e fantasia.

Km da: Arezzo 13, Firenze 90

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo con autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Arezzo poi SP 1 Setteponti

Curiosità: Pare che Francesco Giuseppe, imperatore d’Austria, prediligesse particolarmente il vino da dessert prodotto dai contadini del luogo.

Mercato settimanale: Giovedì mattina

Laterina

Deve il suo nome alla presenza di numerose fornaci di laterizi che la caratterizzarono nel periodo etrusco e romano. Nel medioevo fu un importante castello. Il borgo antico è raccolto intorno alla piazza sulla quale si affaccia la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano; sul fianco dell’edificio molto interessante è un resto di mosaico proveniente dall’antica pieve. Dall’alto delle sue colline una vista suggestiva sulla campagna permetterà di scoprire l’architettura rurale rappresentata dai numerosi casolari e case leopoldine, con le caratteristiche “colombaie”, espressione della tradizione e della cultura contadina tipica di questa vallata. A dicembre particolare è la mostra dei presepi che si svolge nel centro storico.

Km da: Arezzo 16, Firenze 70

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo in treno FS stazione di Laterina; da Arezzo con autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Arezzo e SR 69 fino a Ponticino poi bivio per Laterina

Mercato settimanale: Località Ponticino, Lunedì mattina

Pergine Valdarno

Il borgo di Pergine è situato alla confluenza della valle del Chianti e della Valdichiana. I resti del castello sono inseriti all’interno di una cornice naturalistica di grande suggestione. Il paesaggio dolce tra colline ricoperte di vigneti e oliveti accompagnano il viaggiatore nella visita di questo borgo. Una sosta nelle fattorie locali permette di assaporare i frutti della campagna come l’olio extra-vergine o il vino, prodotti per i quali Pergine è molto rinomata e una delle maggiori produttrici della provincia.

Km da: Arezzo 20, Firenze 60
Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo autobus
Come arrivare: Autostrada A1 uscita Arezzo poi SR 69
Curiosità: A qualche chilometro dal paese consigliamo una sosta per una visita alla Pieve di San Pietro a Presciano, di probabile origine paleocristiana
Mercato settimanale: Venerdì mattina

Bucine

Questa località assunse un’importante funzione strategica nel medioevo come castello posto a controllo della Val d’Ambra. Poco distante dall’abitato è interessante una sosta alla Pieve romanica di Galatrona per ammirare un fonte battesimale attribuito a Luca della Robbia. Testimonianza dell’arte e dello spirito è la Badia di San Pietro a Ruoti, una delle più importanti abbazie camaldolesi del territorio aretino. Il Medioevo riaffiora anche con i suoi castelli, famoso quello di Cennina, caratteristico per la tipologia di materiali utilizzati (pietra e mattoni) e per la sua architettura castellare. In estate il suo cortile si trasforma in un teatro all’aperto per ospitare concerti ed eventi musicali di grande pregio.

Km da: Arezzo 30, Siena 35, Firenze 61

Collegamento mezzi pubblici: Da Arezzo in treno FS oppure autobus

Come arrivare: Autostrada A1 uscita Valdarno, seguire le indicazioni per Bucine seguendo SR 69, poi seguire in direzione Siena verso la SS 540.

Curiosità: In località Ambra in origine e poi diffusa in tutto il territorio di Bucine è la produzione delle scope di erica. Queste si distinguono in piatte, tonde ed a zampa di lepre (queste ultime utilizzate nella pulizia delle strade).

Mercato settimanale: Mercoledì mattina

Le Balze

Pian di Scò; Castelfranco di sopra; Loro Ciuffenna; Terranuova Bracciolini;

Ripercorrere alcune zone del Valdarno aretino significa innanzitutto provare le sensazioni vissute da Leonardo da Vinci quando ha attraversato lo spettacolare paesaggio delle Balze o quello suggestivo dell’Arno nel tratto di Ponte a Buriano e che ci ha trasmesso con alcune sue opere famose. Le Balze furono addirittura oggetto di studi e ad esse il Genio si ispirò per creare lo sfondo di alcuni dipinti. Ne La Gioconda, che rappresenta l’unione tra la perfezione dell’opera umana e della Natura, pare che venga ricordato anche il Ponte a Buriano.
E’ l’acqua la principale forza che ha forgiato le Balze: dapprima, circa due milioni di anni fa, ha formato un grande lago riempiendolo di sedimenti strappati alle montagne circostanti, poi, più recentemente, li ha erosi e incisi con il lento scorrere dei torrenti, formando così guglie e pinnacoli di sabbia, limo e ciottolami, modellati ancora dall’acqua, levigati dal vento e screpolati dal sole, che oggi sovrastano strette valli coltivate.
Tra queste cattedrali, affascinanti nei loro incantevoli colori che vanno dal grigio-celeste all’ocra-arancio, scoprirai coltivi, torrenti, borri e boschetti di querce in cui perderti ad ascoltare ed osservare la natura.